Commedia di Michelangelo Antonioni con David Hemmings, Sarah Miles, Vanessa Redgrave, Jane Birkin, Peter Bowles, John Castle 108 minuti - Gran Bretagna, Italia, 1966 (versione restaurata 2017)
Restaurato da Cineteca di Bologna, Istituto Luce – Cinecittà e Criterion, in collaborazione con Warner Bros. e Park Circus presso i laboratori Criterion e L’Immagine Ritrovata, con la supervisione del direttore della fotografia Luca Bigazzi
L’importanza del film, al di là dei riconoscimenti di pubblico e di critica, viene confermata dalla storia delle sue interpretazioni. In fondo, Blow Up è uno dei film sul cui significato i critici si sono più esercitati: metafora dell’incipiente contestazione del Sessantotto, saggio filosofico sull’immagine e la sua riproduzione, autoanalisi d’artista, poesia sul cinema e sulle sue potenzialità, film d’autore travestito da opera hitchcockiana, sono soltanto alcune delle letture interpretative sorte intorno alla pellicola.
Ancora più importante è stata l’influenza esercitata dal film sul cinema successivo: quella figurativa su A Clockwork Orange di Stanley Kubrick, quella teorica su Blow Out (1981) di Brian De Palma, quella narrativa su Profondo rosso di Dario Argento (che utilizza David Hemmings in forma di “citazione vivente”).
(Roy Menarini, Enciclopedia del Cinema Treccani)
Thomas, un giovane e brillante fotografo londinese, passeggiando per caso in un parco pubblico scatta delle foto ad una misteriosa ragazza che si trova in compagnia di un uomo; lei, però, quando se ne accorge lo segue fino a casa e fa di tutto per sottrargli il rullino. Incuriosito, Thomas sviluppa i negativi, e ingrandendo le immagini si rende conto di avere tra le mani le prove di un omicidio.
Realizzato nel 1966 e girato a Londra, Blow-up è stata la prima pellicola in inglese diretta dal regista Michelangelo Antonioni, co-autore anche della sceneggiatura insieme a Tonino Guerra; [...] il film ha riscosso a sorpresa un clamoroso successo internazionale e si è aggiudicato la Palma d'Oro al Festival di Cannes e la nomination all'Oscar per la miglior regia. Ispirato al racconto breve La bava del diavolo di Julio Cortàzar, Blow-up [...] prosegue il discorso sull'arte e sul cinema già avviato dal cineasta italiano nei suoi titoli precedenti.
Come di frequente accade nelle opere di Antonioni, la storia non segue una precisa struttura narrativa ma è tutta basata sull'ambiguità delle immagini. Nella prima parte il film ci illustra la Swinging London degli anni '60, con [...] le sue bizzarrie; poi, a un certo punto, la trama devia improvvisamente verso il thriller, con l'episodio nel parco che sarà il motore dell'ossessiva indagine del protagonista alla ricerca di una verità sfuggente quanto ineffabile. E infatti, la pellicola vuole essere proprio una riflessione sul carattere ingannevole della realtà, [...] filtrata attraverso l'obiettivo della macchina fotografica; a questo tema si aggiunge quello dell'illusorietà dello sguardo, in un atipico giallo in cui [...] non sembra esistere più nessuna certezza [...].
Rivisto oggi, Blow-up continua a risultare di sicuro un film ermetico ed affascinante, sebbene non manchi qualche squilibrio narrativo e alcune sequenze possano apparire fini a se stesse.
[...] È stato uno dei primi ruoli cinematografici dell'attrice inglese Vanessa Redgrave. Il titolo, Blow-up, si riferisce all'operazione di ingrandimento delle fotografie.
Stefano Lo Verme (MyMovies.it) |