1° classificato

BORGO ANTICO di Piera Perego


Come è nel suo stile, l’artista si è cimentata nuovamente con la ricostruzione di un borgo antico.
Ci sono mattoni intrecciati, con le classiche aperture a croce, a chiudere i fienili; mattoni disposti ad arco a disegnare le aperture ampie e arrotondate dei portici e, qua e la nell’aia, pezzi di un antico selciato.
Su un muro esterno dove l’intonaco mostra chiazze di mattoni a vista, si arrampicano sinuose, tre bellissime piante di vite ben rappresentate da piccoli tralci di edera con le relative bacche violacee a formare i grappoli d’uva.
Nascosto dietro un cascinale si scopre un bellissimo pollaio dove le galline si muovono chiassose tra ciuffi d’erba e acini d’uva.
La natività, posta in un angolo di uno dei cascinali, è stata separata dal bue e dall’asino che sono stati posti nell’angolo opposto come a voler dare ulteriore e maggiore importanza al piccolo Gesù , a Maria e Giuseppe.
Sopra il bue e l’asino, su una mensola raggiungibile con una vecchia scala a pioli, cova tranquilla una chioccia, mentre nel cortile si muovono, intenti nelle proprie occupazioni giornaliere, i vari abitanti della corte.
Tanti altri particolari sarebbero degni di essere elencati e spiegati ma ci vorrebbe troppo tempo, vi invitiamo quindi a scoprirli di persona il prossimo anno quando sarà esposto nella mostra dei presepi della Cappellata.
Per concludere possiamo dire che è una rappresentazione di pregevole fattura in cui la ricchezza e la fedeltà dei particolari porta il visitatore ad entrare idealmente nell’agreste atmosfera dei cascinali di fine ottocento e nella magica atmosfera del Natale.


2° classificato

CIOCCO DI LEGNO di Matteo e Samuele Brambilla


Il percorso di questo presepe è molto lungo e naturale.
Il ciocco di un albero, dopo aver terminato il suo ciclo vitale, continua a vivere nella casa di questa famiglia diventando l’ambientazione di un simpatico e originale presepe.
Raccolto in bosco e sottratto alle fiamme di un camino, è stato pazientemente pulito, levigato e colorato mettendo in mostra tutte le protuberanze (una volta radici e rami) e tutte le cavità che madre natura e il tempo si sono divertiti a scolpire.
Dopo una attenta ricerca sono state trovate delle statuine di resina bianca, proporzionate alle dimensioni dell’ambientazione e cioè non più alte di 2/3 cm.
Pazientemente sono state colorate cercando di assegnare a ciascun personaggio i colori dell’epoca.
Il numero totale dei personaggi, compreso gli animali, è volutamente 33 proprio per creare un filo logico con gli anni della vita terrena di Gesù.
L’ambientazione parte dal basso e, sfruttando un ipotetico sentiero, sale lentamente verso l’alto dove, all’interno dell’ultima cavità, è posizionata la natività.
Il tutto è esaltato da piccole lucine ben mascherate, tanto da sembrare che escano direttamente dal legno, che illuminando la scena senza sovrastarla, esaltano il colore naturale del legno e le chiazze qua e la di verde del muschio.
Gesù Bambino, nel suo giaciglio di paglia, brilla di una luce gialla irradiando ai cuori di quanti lo guardano la luce Divina che con la sua nascita è venuto a portare agli uomini tutti.


3° classificato

PRESEPE NELLA GABBIA della Famiglia Balzarini


Spesso l’uomo, ieri come oggi, ha cercato di relegare, quasi a voler contenere in una gabbia dorata, Gesù e il suo messaggio, all’edificio della chiesa e alle persone preposte al culto.
Questo perché è più facile adorare e credere a Gesù nella chiesa ma è molto più difficile farlo entrare nella nostra vita modificandola e impostandola secondo il suo modo di ragionare che spesso è contrario alla logica umana.
Inoltre la gabbia è per eccellenza simbolo di prigionia, ma nella gabbia a forma di chiesa nella quale quest’anno abbiamo voluto ambientare il nostro presepio, tutti gli sportelli sono aperti in modo che Lui possa uscire ed entrare nella nostra vita rendendoci liberi dalla nostra condizione umana di caducità e modificando veramente il nostro modo di pensare e di agire.
Finalmente liberi e forti del Suo messaggio di salvezza, riusciremo a vedere il mondo e le persone che ci stanno intorno, con occhi dolci, sinceri e privi di ogni egoismo.
Trasformeremo così anche la nostra vita terrena in un anticipo di paradiso.

Altri Presepi in concorso


PRESEPE IN CARTONCINO di Simone Lambiase, Nicolò Gargantini, Lorenzo Contardo


ADORAZIONE DEI MAGI al Circolino


PRESEPE TRADIZIONALE di Mirko Vignazza


PRESEPE TRADIZIONALE in Chiesa Parrocchiale


VETRATA COLORATA al Centro Parrocchiale


PRESEPE alla Scuola dell’infanzia


PRESEPE alla Scuola dell’infanzia Sezione Rossi


PRESEPE alla Scuola dell’infanzia Sezione Verdi


PRESEPE alla Scuola dell’infanzia Sezione Gialli


TUTTI VERSO LA STESSA META di Maria Teresa Fumagalli e Luigi


NATIVITA TRADIZIONALI di Giovanni Lago